Il Colombarone nasce nel 1486 come "tenuta di campagna" di Ludovico Maria Sforza -duca di Milano- che aveva precedentemente trasformato il castello di Vigevano in dimora estiva e le campagne limitrofe in tenuta di caccia per la sua corte. La villa occupa una superficie più o meno quadrata, con un lato di oltre cento metri; agli angoli dell'area ci sono 4 palazzotti ad uso abitativo, collegati tra di loro da altrettanti edifici usati come magazzino o stalla. Al centro dell'area ci sono i resti di un altro stabile ormai crollato.
A poca distanza si erge la villa Castelbarco Albani Gropallo con il suo parco grande 7 ettari e la chiesa di Sant'Antonio Abate. Questi risalgono alla fine del '700 e, a differenza del Colombarone, sono ottimamente conservati e tutt'ora abitati.
Il resto della frazione è occupato prevalentemente da edifici residenziali; ci sono però un ristorante all'interno della villa Castelbarco Albani Gropallo, un bar-trattoria lungo la statale e la cooperativa Portalupi. Le campagne circostanti sono in parte occupate da campi coltivati e in parte da piantagioni di alberi per la produzione di biomassa. La mappatura è partita dal Colombarone, che ho descritto con un multipoligono per poter differenziare le varie parti. Visto l'utilizzo più recente, l'ho descritto come una fattoria, ma ho aggiunto i tag tourism=attraction e historic=manor. Non sapendo esattamente l'origine e lo stato dei resti al centro del terreno, per ora non li ho descritti. |
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Alcuni link utili:
La Sforzesca su OSM
La storia del Colombarone dal sito del comune di Vigevano
Il sito del FAI